BILLY IDOL

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raggiodisole7
view post Posted on 11/9/2008, 10:14     +1   -1




BILLY IDOL.... l'Anello Mancante

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biografiaIl ragazzaccio glam dall’anima punk che si diverte con l’hard rock.
Naturalmente Billy Idol è un nome d’arte. Quello vero è William Michael Albert Broad, nato il 30 novembre 1955 a Middlesex, Inghilterra. La famiglia Broad si trasferisce per un po’ a New York, ma torna nel Regno Unito, dove Billy si iscrive alla Sussex University, ma l’esperienza dura poco: il giovane Broad è preso dalla musica, le ragazze e il divertimento ribelle di quegli anni e dopo nemmeno un anno di college molla tutto per entrare nel giro della musica, formando un gruppo di teenager punk, i Bromley Contingent, che ruota attorno ai Sex Pistols; della colorata gang fa parte anche Siouxie Sioux, non ancora leader di Siouxie & The Banshees. Sono gli anni di fuoco del punk inglese, quelli in cui la protesta passava attraverso il look e la musica e le istanze anarchiche si schiantavano contro lo showbiz e il rock classico, giudicato trombonesco, borghese e insulso.

Sull’onda del successo dei Pistols e della filosofia secondo cui tutti possono fare le star, William si convince che quella può essere la sua strada. Comincia a suonare la chitarra nei Chelsea (band che nella lineup annovera Mick Jones, futuro chitarrista dei Clash, e Brina James, non ancora chitarrista dei Damned) e poco passa al microfono, cambiando il proprio nome in Billy Idol e rivelando il suo gusto per la provocazione mediatica. Nel 1976 forma i Generation X (dal titolo di un libro degli anni Sessanta), reclutando il bassista Tony James, il batterista John Towe e il chitarrista Bob Andrews. Il gruppo firma per la Chrysalis, cambia in corsa Towe con Mark Laff e si chiude in studio per mettere su vinile la sua interpretazione del punk: il risultato è il 33 giri “Generation X” (1978), seguito da “Valley Of The Dolls” (1979) e “Kiss Me Deadly” (1979). Idol, cresta platinata, orecchini ovunque e ghigno sardonico, diventa uno degli idoli della Londra punkettara, ma i lavori del quartetto sono abbastanza apprezzati dal pubblico, ma non sono certo all’altezza della furia iconoclasta dei Sex Pistols o della profondità musicale dei Clash e di lì a poco, anche per divergenze interne, i Generation X si sciolgono.

Idol, che fino a quel momento non aveva pensato alla possibilità di una carriera solista, rimane piuttosto deluso dallo split e si trasferisce a New York, dove si convince a tentare la strada in proprio. Si aggancia a Bill Aucoin, il manager dei Kiss, e nel 1981 sforna l’EP “Don’t Stop” (che comprende la cover di “Mony Mony”, hit anni ‘60 di Tommy James e un paio di remix dei Gen X) e il buon riscontro in terra americana riconvince la Chrysalis a metterlo sotto contratto, iniziando una nuova, eccitante vita da star. L’anno dopo, con la complicità del chitarrista Steve Stevens, dà alle stampe il suo debutto solista con “Billy Idol” e sfonda, complici due video molto captive (”White Wedding” e “Dancing With Myself”, quest’ultima della sua vecchia band) che ipnotizzano gli spettatori di Mtv e lanciano il provocante inglese nell’olimpo dei selvaggi del rock: il suo labbro ammiccante assurge a icona mondiale e la sua animalità sul palco ne fa un eroe glam degli anni Ottanta. L’album, intriso di pop, hard rock e dance e reminiscenze punk, conquista il disco d’oro. Sull’onda del successo Idol licenzia “Rebel Yell” nel 1984, LP di hard pop ricco di synth che supera le vendite del primo (doppio platino) impazzando in radio e Tv con i singoli “Eyes Without A Face” (una ballata, inaspettatamente) e “Flesh For Fantasy”.

La fama di Billy è al culmine e i concerti nelle arene americane e europee registrano spesso il tutto esaurito. Ma la fama comporta anche altre distrazioni, spingendo Idol verso droga ed eccessi da rotocalco e ritardando la pubblicazione del terzo album, “Whiplash Smile”, che esce solo nel 1987. Il lavoro viene accolto comunque bene (specie i singoli “To Be A Lover” e “Sweet Sixteen”), ma delude un po’ le aspettative generate dai suoi precedenti album. Qui finisce il sodalizio con Stevens, ma la fortuna commerciale di Idol non fa una piega: “Mony Mony” è uno dei video più trasmessi da Mtv e il disco raggiunge il platino. Nel 1989 compare nella riedizione live di “Tommy”, l’opera degli Who; nel frattempo lavora al suo quarto full lenght, che esce l’anno dopo con il titolo “Charmed Life”. Sempre nel 1990 Billy Idol viene coinvolto in un tremendo incidente in moto, che quasi gli costa una gamba e lo costringe a camminare con un bastone; l’album è il quarto a raggiungere consecutivamente il disco di platino.

Sempre attento a adattarsi alle nuove tendenze musicali senza perdere la sua attitudine punk, Idol rimane in sella alla tigre dello showbiz, protagonista anche dei gossip. Nel ‘91 tenta la via del cinema con un ruolo in “The Doors” di Oliver Stone, mentre nel 1993 pubblica “Cyberpunk”, con un radicale cambio di look (via la cresta platino, ecco i dreadlocks) e di beat (le sonorità si fanno molto più techno). Non funziona: il Cd staziona lontanissimo dalle zone alte delle chart. È il periodo più oscuro dell’ex ragazzino di Middlesex: la dipendenza dalla droga lo trascina lontano dalla musica e gli fa perdere il controllo fino a una pesante overdose, da cui si salva per miracolo nel 1994, ricoverato in un ospedale di L.A. I suoi due figli ancora piccoli sono uno dei motivi per cui Billy supera il nichilismo e si rimette in carreggiata, convinto che non gli avrebbero mai perdonato una morte per droga. Nulla si sa di lui fino al ‘98, quando ricompare in un cameo in “Prima O Poi Lo Sposo” (con Adam Sandler e Drew Barrymore). È l’occasione per tornare sotto i riflettori e rimettersi a lavorare sulla musica: in breve si riforma la coppia con Steve Stevens e vengono pubblicate alcune raccolte, tra cui “Greatest Hits” nel 2001, che vende 500.000 copie solo negli Stati Uniti.
Nel 2005, a 50 anni suonati, dopo 30 di eccessi e a 12 dall’ultimo album ufficiale, il vecchio leone torna sugli scaffali dei musicstore con un nuovo lavoro e un titolo dei suoi, “Devil’s Playground” By MTV.
Fonte:BillyIdol.it (sito ufficiale italiano)

Eyes without a face



Io lo amo da sempre a Imola nel 2005 all'heineken festival a 50 anni suonati ha spaccato di brutto! Un mito :1196120204.gif:
 
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raggiodisole7
view post Posted on 17/5/2010, 17:16     +1   -1




Per Losco....
peccato che il live non me lo fa mettere... ma senti che roba!



 
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Losco86
view post Posted on 17/5/2010, 17:20     +1   -1




E' troppo un figo.
Troooooppi ricordi questa canzone!
Mi ricorda sia quando ero piccolo, sia momenti di vita molto più recenti (come il mio batterista che la canta ubriachissimo in napoletano :lol: ).
 
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raggiodisole7
view post Posted on 23/5/2010, 16:49     +1   -1






alzare il volumeeeeeeeeeeee!!! :inlove.gif: :inlove.gif: :inlove.gif: :buttrock.gif:
 
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raggiodisole7
view post Posted on 14/6/2010, 17:55     +1   -1




 
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raggiodisole7
view post Posted on 6/11/2011, 14:39     +1   -1




Billy Idol pubblica la raccolta Essential con tutti i suoi hit da Rebel Yell a Flash For Fantasy


Sono sedici i brani che fanno parte della raccolta Essential in cui si trovano tutti i pezzi più importanti di Billy Idol. Il musicista dal broncio è stato fra le figure più note del punk inglese prima con i Generation X e del british rock degli anni ottanta. Fra i brani del cd anche Rebel Yell, Catch My Fall, To Be A Lover, Sweet Sixteen, Flesh For Fantasy e Shock To The System.

BILLY IDOL ESSENTIAL

01 - Rebel Yell
02 - Hot In The City
03 - White Wedding (Part 1)
04 - Eyes Without A Face
05 - Catch My Fall
06 - Mony Mony
07 - To Be A Lover
08 - Sweet Sixteen
09 - Flesh For Fantasy
10 - Don't Need A Gun
11 - Dancing With Myself
12 - Blue Highway
13 - Cradle Of Love
14 - Prodigal Blues
15 - Shock To The System

Fonte:indiemusic
 
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raggiodisole7
view post Posted on 31/5/2013, 18:05     +1   -1




Billy Idol: nuovo album e autobiografia in arrivo per il 2014



Billy Idol è intenzionato a pubblicare un nuovo album il prossimo anno. Sarebbe il primo disco di inediti in 9 anni per il veterano del punk rock britannico che è discograficamsente fermo da "Devil's playground" (se non si considera "Happy holidays", album natalizio del 2006) e che ha dichiarato di voler tornare in studio con la sua band il prossimo autunno, non appena concluse le attività dal vivo programmate per il corso dell'estate.
"Ho iniziato a mettere insieme materiale nuovo gradualmente. Un paio di canzoni sono più delle ballad, ma certamente bilanceremo il loro sound con i tipici brani divertenti alla Idol che le persone conoscono e si aspettano. E' facile e complicato come sempre. Una nuova canzone è come un territorio inesplorato. Sei lì che sogni di questo mondo che poi si concretizzerà. Anche se solo in forma di canzone. Trovo che sia ancora emozionante", ha riferito l'ex Generazione X aggiungendo, "Il giorno che arrivi con una canzone 'killer' tocchi la luna. E ti ripaga di tutto".

Quello del nuovo disco non è l'unico progetto che sta tenendo occupato la voce di "Rebel yell". Anche se con decisamente meno fretta, William Broad ha in cantiere - da diverso tempo ormai - anche la stesura delle proprie memorie: "Diciamo che sono a tre quarti del lavoro. E' una sorta di collezione delle mie memorie, il che è buffo 'perché non ricordo praticamente niente'. Ho cercato di fare una panoramica sulla mia carriera, sul mio amore per la musica e tutto il resto. Anche sulla mia vita personale, alcuni e riflessioni su quello che potrei aver sbagliato nella vita. E' in generale è una passeggiata sulle strade della mia carriera, solo detto a parole mie.
Fonte:rockol

Era ora!!!!! :ok: :libero: :bella:

nell'attesa.....